UAI FNGI: 1,5 mln “stagionali” dimenticati nella terra di nessuno

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Le disdette in massa di hotel e ristoranti mettono in crisi in Italia un milione e mezzo di lavoratori “a tempo” , lavoratori che non possono contare sugli aiuti statali. Poi gli assunti e “bloccatidal DL Cura Italia

IL DL Cura Italia emanato con utilizzo di ammortizzatori sociali il 17 Marzo u.s. è in piena e farraginosa evoluzione con consulenti del lavoro presi d’assalto e incartati da una burocrazia, che si sarebbe dovuta dato il tempo breve, snellire per permettere ossigeno alle famiglie e alle Imprese.

“Un primo aspetto è legato alle aziende che avevano iniziato ai primi di Marzo la stagione assumendo lavoratori” la nota del Presidente Nazionale UAI FNGI Cosimo Damiano Carlucci “il decreto dà come diritto agli ammortizzatori solo agli assunti fino al 23 Febbraio ed essendo sovvenuto il blocco con il DPCM dell’ 11 Marzo, chi ha avuto un contratto si è visto bloccato dopo pochi giorni e le aziende, di contro non possono licenziarli essendo sovvenuto il blocco di 2 mesi da parte dello stato. Ci chiediamo come mai non siano stati assolutamente presi in considerazione ed ora forzatamente in stand by nella terra di nessuno, con una stagione sicuramente compromessa, dove a fatica con la buona volontà delle nostre imprese si cercava di partire e limitare i danni.”

Il secondo aspetto riguarda chi doveva partire a breve ed già era in parola con le strutture in cerca di lavoro verso le coste, gli hotel e i villaggi turistici. I lavoratori stagionali del turismo (le cifre dicono oltre 400mila), avranno nei prossimi mesi pressoché azzerate le loro opportunità di occupazione a causa del crollo della domanda sia nel settore turistico sia della ristorazione, derivante dall’ emergenza coronavirus e delle connesse restrizioni attuate.

“Per tutte queste persone non è stata ancora individuata con chiarezza una soluzione in grado di assicurare loro il sostegno per tutta la presumibile durata della crisi che ormai andrà ben oltre il blocco. Si tratta di una situazione che si preannuncia drammatica perché unirebbe l’emergenza sanitaria a quella sociale e familiare” fanno eco dalle Marche Michela Almonti, Samuela Renoglio e Johnatan Ramazzotti rispettivamente rappresentanti di UAI Unione Artigiani Italiani e delle PMI di Ascoli Piceno, Fermo e Loreto zona che per prima partiva come ogni anno nei primi giorni del mese di marzo con l’assunzione dei primi necessari lavoratori stagionali per le preparazione e pulizie necessarie all’ allestimento funzionale delle strutture.

La Federazione Nazionale Giovani Imprenditori UAI sarà a disposizione con sportello virtuale e dedicato alle imprese Ricettive, Turistiche ad oltranza per farsi promotore della voce della categoria.