Verifiche su messa a terra e scariche atmosferiche: si cambia.

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Per le verifiche periodiche nei luoghi di lavoro va comunicato all’Inail il nominativo dell’organismo incaricato, il quale deve corrispondere all’Istituto un contributo per «coprire i costi legati alla gestione ed al mantenimento della banca dati informatizzata delle verifiche».

Per le verifiche periodiche degli impianti di messa a terra, dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e per gli impianti elettrici in zone Atex, collocati nei luoghi di lavoro, il datore di lavoro deve comunicare all’Inail il nominativo dell’organismo incaricato, il quale deve corrispondere all’Istituto un contributo per «coprire i costi legati alla gestione ed al mantenimento della banca dati informatizzata delle verifiche». La novità è contenuta nel Dl Milleproroghe, ora all’esame di Montecitorio

Dunque, il Dpr 462 del 2001 è stato modificato dal decreto Milleproroghe, ossia dal tradizionale Dl di fine anno che puntualmente differisce termini in scadenza. Il Dpr 462 del 2001 – va ricordato – definisce i procedimenti relativi alle installazioni ed ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, agli impianti elettrici di messa a terra e agli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione, collocati nei luoghi di lavoro. Tra questi procedimenti sono incluse le verifiche periodiche che il datore di lavoro è tenuto ad effettuare.

Cosimo Damiano Carlucci (Presidente Nazionale Federazione Nazionale Giovani Imprenditori UAI) : “uniformare le tariffe mette un freno alla giungla a cui le imprese erano tenute per ottemperare alla legge e garantire la sicurezza, di contro invitiamo le aziende a procedere alle verifiche per tutelare la propria sicurezza e quella dei propri dipendenti oltre che evitare sanzioni, il nuovo censimento telematico mette in condizione se non effettuata la verifica di ricevere visite ispettive e sanzioni anche pesanti, le nostre sedi sono come sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento.”